venerdì 22 maggio 2020

La filosofia della tecnica


Amazon.it: Filosofia della tecnica. - Federico Dessauer - Libri



Uno dei primi testi che in Italia parlano esplicitamente di Filosofia della tecnica è la traduzione del saggio di Federico Dassauer , edito a Francoforte nel 1926, e pubblicata dalla Morcelliana di Brescia nel 1933. Al di là delle considerazioni che oggi potrebbero essere giudicate superate e perfino ingenue, è importante notare come il libro, tradotto da Mario Bendiscioli, sia introdotto da una prefazione di Arturo Danusso, professore di scienza delle costruzioni nel Regio Politecnico di Milano. Elogiando il mussoliniano “esperimento corporativo integrale” l’ingegner Danusso guarda con ottimismo alla figura dell’uomo integrale e concreto, in contrasto con quella espressa “da un secolo di storia del capitalismo liberale e della lotta di classe”. In queste parole c’è la speranza per “l’ora del risveglio dei tecnici”, ma forse le sue speranze saranno se non tutte, almeno in gran parte disattese, anche oggi.
Finora i tecnici valenti avevano sentito oscuramente la dignità che loro deriva dalla severità del loro compito. Avevano lavorato in silenzio, attratti dalla bellezza dell’idea, contenti di servirla in umiltà, modesti nel tenor di vita, lontani dalla vita pubblica che essi vedevano svolgersi in forme troppo discordanti dal loro temperamento […] Che la tecnica contribuisse ogni giorno ad accrescere il benessere dell’umanità. a liberarla dal peso delle dure ed estenuanti fatiche, a consentirle in misura sempre più larga l’attività spirituale, era ben risaputo; ma il merito e il compenso andavano agli organizzatori della finanza, agli amministratori, ai legislatori. Spariva dietro di loro l’esercito oscuro di ingegneri, di costruttori, di operai, al cui sacrificio quotidiano e tenace tutto quel bene è realmente dovuto. [… per] promuovere in sostanza nell'ambito della tecnica lo sviluppo del pensiero filosofico, affinché i tecnici prendano coscienza di sé e del proprio compito, e gli altri incontrino un linguaggio che li porti a comprendere e ad affermare con riverenza le ragioni ideali di quel compito.  


Nessun commento:

Posta un commento